mercoledì 31 dicembre 2014

Classifiche di fine anno

A fine anno compaiono immancabilmente le classifiche relative ai 12 mesi trascorsi. I 10 film più belli, gli eventi sportivi più appassionanti, le iniziative più lodevoli. E' anche un momento di promesse, propositi, rivincite. Più difficile trovare la classifica delle certezze venute meno, forse perchè già il loro numero era particolarmente esiguo. Il progressivo distaccamento dal reale in cui siamo portati a vivere rende difficile avere punti di appoggio fermi, idee e convinzioni che possano essere considerate condivise e immutabili. Le festività natalizie possono offrire un esempio semplice di questo scollegamento dalla realtà. La raccolta differenziata dei rifiuti, che ha ormai raggiunto una grande capillarità, con i propri sistemi di turni e date fisse ha costretto a verificare quale volume di rifiuti sono stati generati anche quest'anno durante le feste. Nonostante le lamentele per avere dovuto ammassare in qualche posto ciò che non sarebbe stato raccolto nelle date delle feste, molto poche sono state le persone che hanno rinunciato a 'confezionare' i regali, e anche quelli che hanno scelto confezioni leggere, o singole. i panettoni che si ricevono, normalmente, hanno una scatola di cartone che contiene al suo interno la confezione in materiale plastico che ha la funzione di conservare correttamente il prodotto. Ma il panettone nel PVC non è presentabile. Il panettone avvolto nel PVC rimanda immediatamente al concetto di povero, di bassa qualità. Ma soprattutto di 'brutto'. Soprattutto al momento di un regalo, la ricerca del bello costituisce uno degli elementi determinanti la scelta dell'acquisto, ancora prima di aspetti quali l'utilità o la qualità dell'oggetto. Ma la bellezza, ormai, non è più argomento per noi. La stabiliscono altri. Speriamo che il panettone nel cellofan diventi di moda: si venderanno solo quelli.

domenica 30 novembre 2014

Consumatore europeo

‘Priorità ai consumatori’ è il titolo del primo paragrafo della recente pubblicazione della Commissione Europea dal titolo ‘CONSUMATORI – Priorità ai consumatori’. Essendo un testo sufficientemente, si riporta il link per una lettura personale del testo. Estrapolando alcune parti dal testo, si percepisce questa doppia e un po’ contrastante azione della Commissione: proteggere e promuovere. Tutelare e stimolare. Pur non essendo dei contrari, sono termini il cui accostamento richiede una riflessione. La pubblicazione esordisce illustrando che per i 500 milioni di consumatori dell’Unione europea (UE) ciò che conta sono la varietà di scelta, la qualità e la convenienza. Si aspettano informazioni accurate su quello che stanno comprando e vogliono essere sicuri che i loro diritti siano tutelati. Ma le loro scelte agiscono anche come motore di innovazione, efficienza e crescita economica. Continua spiegando che La politica dei consumatori dell’UE ha come obiettivo principale quello di aiutarli a sfruttare al meglio tutte queste opportunità. Sostiene inoltre la crescita economica e i cambiamenti sociali. La spesa per i consumi rappresenta il 57 % del prodotto interno lordo (PIL) dell’UE. Permettere ai consumatori di avere un ruolo attivo nel mercato unico può dare impulso alla crescita economica e aiutare l’UE a superare la crisi. La politica dei consumatori dell’UE garantisce ai consumatori determinati diritti e un elevato livello di protezione e sostegno in tutta l’Unione europea. Non si parla però di consumo responsabile fino a quando ci si imbatte nell’ultimo capitolo, prossime tappe. Nelle prossime tappe ci sarà consumo sostenibile e responsabile, di cui si anticipa che i livelli crescenti di consumo contribuiscono ad aggravare i principali problemi ambientali, come i cambiamenti climatici, l’inquinamento atmosferico e idrico, l’utilizzo del suolo e la produzione di rifiuti. Gli sprechi alimentari della sola UE — stimati attualmente a circa 90 milioni di tonnellate all’anno — potrebbero essere ridotti del 60 % mediante una gestione più efficiente delle risorse. I consumatori dovrebbero pertanto essere incoraggiati a fare scelte sostenibili e responsabili. Il testo integrale al seguente link:

giovedì 30 ottobre 2014

Sblocca Italia

La crescita per decreto. Il tentativo di riavviare la saluta della nostra economia passa anche attraverso il tentativo di promuovere la spesa e alcuni investimenti mirati al miglioramento dell'efficienza di alcune importanti componenti il nostro patrimonio. La proposta di estensione degli incentivi fiscali nel caso di interventi sugli edifici esistenti per ridurne la vulnerabilità sismica pare sia rivolto in tale direzione. La sismicità del territorio nazionale è decisamente più elevata della media europea, per loro fortuna. La fascia che prende il nostro paese, percorre la Grecia e raggiunge la Turchia è caratterizzata da aree periodicamente interessate da fenomeni tellurici, con frequenza ed intensità variabili, ma che comunque si ripetono nel tempo. Lasciando ad altri la disquisizione circa la prevedibilità di tali eventi, è certo che oggi la tecnica consente di realizzare edifici ed infrastrutture molto più sicure che in passato, ed esistono applicazioni efficaci anche per gli interventi sul già costruito, cioè gli edifici che normalmente ci ospitano. Così come è accaduto per la riqualificazione energetica, il beneficio fiscale può costituire uno stimolo agli interventi, e quindi alla ripresa economica, perchè si propone un beneficio concreto a chi li esegue. La riduzione della vulnerabilità sismica richiede però interventi di carattere strutturale, che comporta analisi ed ispezioni preliminari nonchè una fase di progettazione, ed infine di esecuzione dei lavori. Richiedono cioè tempi lunghi. Ci auguriamo che sia previsto un orizzonte di almeno 3 anni per la realizzazione delle fasi operative. Un solo anno non sarebbe sufficiente neppure per iniziare i lavori: l'inefficacia, per decreto.

martedì 30 settembre 2014

Direttiva consumatori

Il Decreto Legislativo n° 21 del 21 febbraio 2014 costituisce l’attuazione della direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, e andrà a sostituire il Codice del Consumo attualmente in vigore. Gli effetti del decreto mantengono inalterata la novità di alcuni elementi nell’ambito dei contratti conclusi tra consumatori e professionisti. Per professionista, si intende qualsiasi persona fisica o giuridica che, agisca nel quadro della sua attività commerciale, industriale, artigianale o professionale nei contratti oggetto della presente direttiva, anche tramite qualsiasi altra persona che agisca in suo nome o per suo conto. Poco importa che si tratti di un soggetto pubblico o privato. Ecco le principali novità della Direttiva: -maggiori obblighi di informazione precontrattuale al consumatore: prima del contratto il consumatore deve essere in possesso di una serie di informazioni chiare e dettagliate. - contratti conclusi telefonicamente: il consumatore è vincolato dallo stesso solo dopo aver firmato e ricevuto per iscritto il contratto. - diritto di recesso: si passa dai 10 ai 14 giorni per poter esercitare il diritto di recesso dal contratto. - restituzione del bene: il consumatore avrà diritto a restituire anche un bene deteriorato rispondendo però alla diminuzione di valore dello stesso. - passaggio del rischio: il rischio di perdita o danneggiamento di un bene passa dal proprietario al consumatore solo quando quest'ultimo entra in possesso del bene. - divieto di spese aggiuntive: per i pagamenti effettuati con carte di credito, bancomat e per le linee telefoniche a disposizione del consumatore.

domenica 31 agosto 2014

SWOP - Share with other people

La primavera araba ha rafforzato il ruolo dei social nella nostra nuova era. Le pagine dedicate alla condivisione, il secolo scorso, hanno visto cimentarsi autori e pensatori di tutte le aree ideologiche e religiose, la destra e la sinistra, il cattolico ed il laico. La sintesi che comunque accettavano tutti poteva essere condensata nella frase: aggiungi un posto a tavola. Share with other people. Fai una foto: puoi farla vedere a tutti. Assisti a qualcosa che ti emoziona: puoi avere tutto il mondo che ne partecipa.

martedì 29 luglio 2014

Car sharing

Se fino a qualche anno fa posseder l'auto sembrava imprescindibile per garantire la mobilità ed il desiderio di libertà di ognuno, si iniziano a vedere segnali di speranza per chi gradirebbe vedere meno auto sostare nei nostri centri urbani ed affollare i nostri garage. Con più di 200.000 iscritti, il car sharing in Italia si traduce in migliaia di noleggi ogni giorno, una flotta di circa 3.000 auto, ed una presenza evidente nelle metropoli. L'iniziativa di auto condivisa nell'ultimo anno, anche grazie all'affacciarsi sul mercato di nuovi operatori privati, ha convinto gli italiani a lasciare la propria vettura in garage, o a farne a meno. Non solo il nuovo regime economico, ma anche una evoluzione culturale, e la consapevolezza che l'auto è un mezzo, di trasporto e non di sosta.

lunedì 31 marzo 2014

Riqualificazione del patrimonio immobiliare

Intervenire per qualificare o riqualificare gli immobili è stato decretato uno degli obiettivi da raggiungere a breve termine. Partendo dall'edilizia scolastica. Lo scorso autunno era stato dato avvio ad un progetto volto alla classificazione sismica degli edifici. Entro la fine dell'anno (scorso) una task force creata ad hoc doveva proporre alcune metodologie finalizzate a tale indagine. Forse non ci siamo accorti della pubblicazione della ricerca?

mercoledì 26 febbraio 2014

Rifiuto vs scarto

Indubbia provocazione quella che Papa Bergoglio ha racchiuso nel concetto di 'cultura dello scarto'. Uno slogan, forse, ma che ormai si trascina da mesi, e che non ha ancora perso la sua forza. la parola scarto stessa è già in grado di suscitare una senso di colpa in ogni persona animata da passioni ambientaliste e di attenzione ai temi di integrazione sociale e sostenibilità.

lunedì 20 gennaio 2014

Un ambiente sano e sostenibile per le future generazioni

Utile rileggere la pubblicazione 'Un ambiente sano e sostenibile per le future generazioni' che la Commissione Europea ha pubblicato esattamente un anno fa. Utile perché, nel suo fine divulgativo, pone in evidenza l’approccio più seguito al futuro dei nostri figli e nipoti. In un box, riporta: … La pressione di una domanda crescente I nostri comportamenti mettono a dura prova il pianeta. Durante il XX secolo il consumo di combustibili fossili è cresciuto di 12 volte, mentre l’estrazione di risorse materiali è aumentata di ben 34 volte. La domanda di cibo, mangime e fibre potrebbe registrare un incremento del 70 % entro il 2050. Se continuiamo a sfruttare le risorse al tasso attuale, avremo bisogno di più di due pianeti per mantenerci. La strategia proposta è articolata su più fronti, ma pone molta enfasi nell’uso efficiente delle risorse, che viene illustrato nel seguente modo: Uso efficiente delle risorse significa disaccoppiare la crescita economica dall’uso delle risorse. Spingere l’economia a creare di più con meno, produrre maggiore valore con meno input, usare le risorse in modo sostenibile, riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente. Basterà l’efficienza? L’ultima parte della pubblicazione riporta gli obiettivi prioritari: L’obiettivo è garantire che i cittadini europei possano vivere in un ambiente naturale sicuro e sano, gestito nel rispetto dei limiti ambientali e della resilienza ecologica. È inoltre innegabile che l’Europa e il suo ambiente debbano affrontare alcune grandi sfide a livello mondiale. Tra queste figurano l’incremento della popolazione mondiale, l’espansione della classe media con elevati tassi di consumo, una rapida crescita delle economie emergenti, una domanda di energia in costante aumento e una forte competizione a livello mondiale per le risorse. La maggior parte di queste sfide sono al di fuori della nostra diretta influenza. L’UE può, tuttavia, aiutare gli altri paesi ad orientarsi verso uno sviluppo più sostenibile promuovendo una gestione più efficace dell’ambiente a livello mondiale. L’idea di uso efficiente delle risorse applicato al singolo cittadino europeo non traspare dalle pagine lette. La possibilità che tu ed io possiamo avere un beneficio diretto dalla riduzione dei nostri consumi è una strategia che non si evince, eppure potrebbe essere proposta, o anche solamente ventilata. Forse tra qualche anno....