venerdì 29 marzo 2013

Etichette più chiare

La Commissione intende proteggere i consumatori e assicurare l'integrità dei prodotti alimentari confezionati venduti nell'UE - l'etichetta deve riportare tutti gli ingredienti. Le norme dell'UE in materia di sicurezza alimentare e protezione dei consumatori sono chiare: i consumatori devono sapere cosa comprano e le etichette devono indicare tutti gli ingredienti. La scoperta di carne equina in prodotti che, stando all'etichetta, dovevano contenere carne bovina, ha svelato che questo requisito fondamentale non è sempre rispettato. Nell'UE è ammessa la vendita di carne equina, che però deve essere indicata sulla confezione, come qualsiasi altro ingrediente. Gli Stati membri hanno ordinato il ritiro dal mercato dei prodotti etichettati abusivamente. La prima segnalazione è giunta alla Commissione dalle autorità del Regno Unito l'8 febbraio. Tutti i paesi membri sono quindi stati allertati mediante la rete di informazione per la sicurezza alimentare. Al momento delle verifiche, le autorità nazionali hanno constatato che molti prodotti diversi a base di carne erano stati adulterati con carne equina. Cosa farà l'UE in futuro? Dal 13 dicembre 2014 le nuove regole dell'UE imporranno che le etichette indichino se le proteine aggiunge ai prodotti a base di carne provengono dallo stesso tipo di animale. La Commissione presenterà a breve una serie di proposte per: • armonizzare meglio le sanzioni in caso di frodi nella catena di approvvigionamento • applicare le norme UE sull'origine dei prodotti alimentari a una gamma più ampia di prodotti (per es. non solo uova, miele e carne bovina extra-UE) e a tutti i tipi di carne. Migliorare l'etichettatura non serve tanto a garantire la sicurezza dei prodotti reperibili sul mercato. Per legge, infatti, produttori e rivenditori sono tenuti a vendere solo prodotti sicuri. L'obiettivo è piuttosto consentire ai consumatori di fare una scelta informata sui prodotti che acquistano e su come consumarli in modo sicuro. Per saperne di più va al link:

mercoledì 13 marzo 2013

Pubblicato il primo rapporto IL BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE IN ITALIA

Con la pubblicazione del rapporto IL BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE IN ITALIA il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel) e l’Istituto nazionale di statistica (Istat) presentano i risultati di un’iniziativa inter-istituzionale di grande rilevanza scientifica, che pone l’Italia all’avanguardia nel panorama internazionale in tema di sviluppo di indicatori sullo stato di salute di un Paese che vadano “al di là del Pil”. Dodici le dimensioni su cui si è cercato di misurare lo stato di benessere del Bel paese: .Salute .Istruzione e formazione .Lavoro e conciliazione tempi di vita .Benessere economico .Relazioni sociali .Politica e istituzioni .Sicurezza .Benessere soggettivo .Paesaggio e patrimonio culturale .Ambiente .Ricerca e innovazione .Qualità dei servizi Prendendo spunto dalla sintesi dello studio, si riporta il giudizio riassunto nei titoli dei paragrafi. Lavoro e conciliazione dei tempi di vita: un grave spreco di risorse, accentuato dalla crisi Benessere economico: ammortizzatori sociali e solidarietà familiare tamponano la crisi, ma deprivazione e povertà sono in crescita Relazioni sociali: bassa fiducia negli altri, forte carico sulle reti familiari, reti sociali importanti, ma non su tutto il territorio Politica e istituzioni: la politica sempre più lontana dai cittadini Sicurezza: i reati sono diminuiti, ma il calo si è fermato Benessere soggettivo: buona la soddisfazione per la vita, anche se in calo nell’ultimo anno Paesaggio e patrimonio culturale: una grande ricchezza non adeguatamente tutelata Ambiente: qualche segnale positivo e persistenti criticità Ricerca e innovazione: cresce l’impegno delle imprese nell’innovazione, ma resta la distanza dalla media europea Qualità dei servizi: ancora ritardi, con significativi progressi Scarica il rapporto al link: http://www.istat.it/it/archivio/84348