giovedì 16 giugno 2011

Coltivare e custodire

continua dal precedente, Fiori Recisi
Le dita iniziano a scivolare lungo il gambo, fino a fermarsi nel punto in cui reciderlo sembra più facile. All’aumentare della pressione dei polpastrelli pare sentire scorrere la linfa nello stelo, e l’anelito di vita farsi presente con chiarezza.
Gustare la bellezza del fiore senza privarlo della sua vita è comunque possibile. Prendendo l’intera piantina, con tanto di radici, per trasferirla in un vaso le renderebbe salva la vita. L’alternativa che si presenta anche la possibilità di gustare più a lungo della freschezza del fiore, ma richiede l’assunzione di un impegno oneroso, che si protrae nel tempo. Una prima fase, transitoria, interessa il travaso ed il trasporto, la scelta di uno spazio in cui sistemare il vaso che permetta corretta esposizione alla luce. La seconda fase riguarda alimentarla e mantenerla in fiore. Questo richiede somministrare con costanza l’acqua, rimuovere le parti morte e vigilare che elementi infestanti, o patogeni non facciano la loro comparsa. Coltivarla e custodirla.

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