Sfogliando Wikipedia, si può scoprire che ’..il termine cohousing è utilizzato per definire degli insediamenti abitativi composti da abitazioni private corredate da ampi spazi (coperti e scoperti) destinati all'uso comune e alla condivisione tra i cohousers. Tra i servizi di uso comune vi possono essere ampie cucine, spazi per gli ospiti, laboratori per il fai da te, spazi gioco per i bambini, palestra, piscina, internet-cafè, biblioteca e altro'.
Di solito un progetto di cohousing comprende dalle 20 alle 40 famiglie che convivono come una comunità di vicinato (vicinato elettivo) e gestiscono gli spazi comuni in modo collettivo ottenendo in questo modo risparmi economici e benefici di natura ecologica e sociale… ”
La sostenibilità sociale è un elemento spesso trascurato da chi pensa e progetta le nostre città. Casa passiva, o per lo meno datutto-autonomo sembra essere il must assoluto. Ma difficilmente lo è per la vita.
Più informazioni su: http://it.wikipedia.org/wiki/Cohousing oppure http://cohousing.it/.
Considerando di dover chiedere in prestito ogni cosa che si usa si è portati verso una scelta più mirata delle cose che si possiedono, e all’eliminazione di molti oggetti poco sostenibili. Difficilmente si chiede in prestito una cosa che non si usa, o il cui uso è anti economico; e con maggiore difficoltà ancora si chiede in prestito un oggetto ‘usa e getta’.
Proposta di Cohousing dal Piemonte!
RispondiEliminaAvete mai sentito parlare di coesistenza? …mmh… Progetto “eCOesistere”
in fase di avvio!! (Squilli di trombe…!!) …Mi introduco: questa è una convocazione.
…Chi è convocato? Gli illuminati di tutti i generi, gli arditi
sperimentatori della conoscenza, delle arti e dello spirito, i volenterosi, i
desiderosi di cambiare, gli ecoesistenti, gli operatori della sociale e della
cultura, gli intellettuali isolati, i pensionati pentiti, gli avvocati pentiti,
i troppo dipendenti, i troppo disoccupati, gli intuitivi, gli operosi
frustrati, gli idealisti in cerca di concretezza, i valorosi poco valorizzati,
i neocolonizzatori, i sempreverdi giovani e antichi! E’ ora di riunirsi
tutti! Finalmente sono pronto all'appello: luogo indipendente, artistico,
spirituale, appetitoso, è pronto ad accogliere. Fuori dalla città (pressi
Pinerolo in provincia di Torino, in Piemonte), la casa è presa, è grande, è
nel verde più verde, ed è pronta ad ospitare (ma nessuno è ospite). E se
vuoi PUÒ ESSERE TUA (…soprattutto il mutuo da pagare). Potrà essere anche
un cohousing occasionale, periodico, invernale o estivo… o anche una prova di
cohousing, insomma si vedrà. Intanto chiedete, venite a vedere, interagite.
Questo è il primo comunicato ufficiale sulla faccenda. INCREDIBILMENTE, il
posto è uno spazio fisico reale abitabile (quasi 400mq), con terreni (un
ettaro e mezzo), a 50 minuti da Torino, a 15 minuti dal centro di Pinerolo, utilizzabile da subito, non rientra
nell’invadente flusso di virtualità che vuole avvolgerci. Qualcuno potrà
considerarlo un luogo grazioso in cui rifugiarsi occasionalmente, qualcuno un
luogo nuovo dove ricominciare tutto da capo, qualcuno un luogo strategico dove
magari stabilizzarsi subito o in futuro per cercare un’alternativa al solito
modo di vivere, qualcuno un esperimento socio-ambientalista, qualcuno un pezzo
di terra dove venire a zappare ogni tanto x scaricare la tensione. Ognuno
selezioni la motivazione che meglio crede, ma x chi è veramente interessato
basta rispondere all’appello. Tel. 389.4854020 ferdinando.ottini@gmail.com